Cernobbio Lago Montagna
CERNOBBIO LAGO MONTAGNA
STORIA E ARTE
* Come per l'età protostorica così per quella classica sono rare le testimonianze sul territorio cernobbiese del quale è censita finora soltanto una cassettina funeraria proveniente da Piazza. In mancanza di reperti, alcuni dei quali andati irrimediabilmente perduti in occasione di scavi per l'edilizia, soccorrono talora le indicazioni della toponomastica; l'etimologia di Cernobbio lascia aperta la possibilità tanto dell'origine celtica quanto di quella romana. Lo spirito di rinnovamento religioso che permeò la società medioevale intorno all'anno Mille con la diffusione di movimenti riformatori penetrò anche in territorio cernobbiese dove i Cluniacensi fondarono un monastero di religiose, la cui esistenza si protasse fino al XVIII secolo. Cernobbio occupava una posizione privilegiata indicata dalla qualifica di "borgo" che gli fu propria fin dall'inizio del XIII secolo. Nuova dignità ottenne nel secolo successivo con la concessione di una larga autonomia giuridica e amministrativa. Comunanza di interessi economici legavano il paese alla vicina città nella cui orbita Cernobbio, centro peschereccio il più fiorente del Lario, gravitò sempre più strettamente via via che si affermava la tessitura della lana, che, insieme con la pesca, i trasporti su acqua e l'attività molitoria, ne rappresentò fino a tutto il XIV secolo la principale fonte di reddito. Le lotte intestine che travagiarono Como nel passaggio dall'età comunale a quella della Signoria ne segnarono la fine dell'autonomia politica e l'assorbimento nel ducato milanese sotto la reggenza dei Visconti prima (1335) degli Sforza poi (1450). Segno del precario equilibrio economico e politico che contraddistinse la dominazione degli uni e la succesione degli altri è la ribellione di Cernobbio (1432) seguita all'interregno visconteo d'inizio secolo. La distruzione decretata da Filippo Maria Visconti significò per la borgata l'inizio della decadenza, aggravata dalla contesa franco-spagnola di fine secolo per il predominio della Lombardia. Nel 1522 Cernobbio fu nuovamente saccheggiata, questa volta ad opera della rivale Torno, che, schierata su posizioni filo-francesi, aveva guidato la ribellione delle terre del lago dall'egemonia cittadina. Nel 1535 il governo della Lombardia passò agli Asburgo di Spagna che lo tennero per tutto il XVII secolo instaurando nel Comasco come altrove un regime di gravose imposizioni fiscali che portò alla paralisi economica e all'impoverimento generale della popolazione. Le condizioni di vita furono rese ancor più difficili da carestie e pestilenze fra cui quella gravissima del 1630 che costò a Cernobbio la perdita di oltre la metà dei suoi abitanti. Scomparsa ogni iniziativa imprenditoriale, la ricchezza divenne appannaggio della nobiltà laica ed ecclesiastica chi in Como esternò personalità di grande levatura quali il cardinale Tolomeo Gallio (1526-1607), di famiglia originaria di Cernobbio e Papa Innocenzo XI (1611-1689) del casato cittadino degli Odescalchi. Non estranea a questo fervore fu la sponda cernobbiese, con la trasformazione in villa del soppresso convento medioevale e l'ingrandimento della cinquecentesca residenza del cardinale Tolomeo Gallio. Il suo carattere peculiare tuttavia, d'impronta prettamente eclettica, si definì nel corso del tardo 800, con l'insediarsi della borghesia industriale. nel processo di industrializzazione avviato nel Comasco all'indomani della formazione del Regno d'Italia (1861) Cernobbio s'innestò da protagonista installando sul proprio territorio il primo stabilimento di tessitura meccanica, la cui presenza determinò una svolta fondamentale nell'economia e nell'assetto sociale del paese. Con pari forza si inserì nel nascente movimento turistico adattando la più antica delle sue ville storiche (villa d'Este) ad albergo di richiamo internazionale: dai due settori trainanti l'economia lariana fra il XIX e il XX secolo discende l'attuale fisionomia del paese, divisa fra architettura industriale ed edilizia residenziale cui non fanno difetto le avanguardie delle correnti artistiche del 900, dal "Liberty" al Razionalismo.
* Testo tratto dal Libro Cernobbio "picciola terra" di Fossati - Daviddi - Edizioni NEW PRESS -